L’amministrazione Obama registra una nuova vittoria nella lotta contro l’obesità. Un successo festeggiato in particolare dalla first lady Michelle, che ha fatto della lotta ai chili di troppo uno dei pilastri della sua azione alla Casa Bianca. Gli Stati Uniti hanno deciso di modernizzare le etichette nutrizionali su quasi 800.000 prodotti alimentari, approvando una nuova dicitura che appare sul retro di cibi e bevande confezionati, nella quale vengono elencati i grammi di zuccheri aggiunti e la percentuale massima giornaliera raccomandata. Una mossa annunciata dalla Food and drug administration (Fda) che rappresenta la più radicale riforma della politica di settore da decenni.
Dalla Casa Bianca
“Considerando che il 77% degli adulti americani dice di leggere le etichette nutrizionali quando compra un prodotto alimentare, il loro aggiornamento è un risultato significativo a sostegno della campagna ‘Let’s Move’ della first lady per avere una generazione più in salute”, afferma un comunicato della Casa Bianca. Michelle Obama si è detta “entusiasta” per le novità introdotte dalla Fda, sottolineando che “faranno la differenza nel fornire alle famiglie le informazioni di cui hanno bisogno per fare scelte più sane”. Soprattutto se si considera per esempio che una bottiglia da 66 cl di Cola contiene circa il 130% del massimo giornaliero consigliato di zuccheri aggiunti.
Le contestazioni dei produttori
La decisione è contestata dalle aziende produttrici, secondo cui non c’è alcuna differenza tra gli zuccheri naturalmente presenti in cibi e bevande e quelli aggiunti. I funzionari della sanità, al contrario, sostengono che gli zuccheri aggiunti non hanno alcun valore nutrizionale e non fanno altro che aumentare l’apporto calorico complessivo, favorendo l’obesità e il diabete. Fino ad ora, le etichette hanno mostrato i valori massimi consigliati per grassi, sodio, colesterolo e carboidrati, ma non per gli zuccheri. La maggior parte dei produttori ha tempo fino al 26 luglio 2018 per adeguarsi alla normativa.
Commenti esperto FDA
“Per oltre 20 anni, gli americani hanno fatto affidamento sulle etichette nutrizionali come fonte principale di informazioni riguardo a calorie, grassi e altre sostanze, per comprendere gli alimenti che mangiano ogni giorno”, ha spiegato Robert Califf della Fda. “L’aggiornamento rappresenta un miglioramento di questa preziosa risorsa affinché’ i consumatori possano fare più scelte alimentari più consapevoli – ha concluso – e questo è uno dei passi più importanti per ridurre il rischio di malattie cardiache e obesità”.