Pare che le prime verdure cotte dall’uomo, preparate come una polenta per accompagnare piatti a base di carne o pesce, risalgano a 10.000 anni fa. E’ quanto conferma uno studio coordinato da Savino di Lernia, dell’Università Sapienza di Roma, pubblicato su Nature Plants, analizzando resti di ceramiche trovate in Libia in cui sono presenti le più antiche tracce di cottura dei cibi vegetali.
L’introduzione della cottura rappresenta un passo fondamentale nella civiltà dell’uomo e finora si avevano scarsissime testimonianze dell’uso delle prime verdure cotte. La più antica prova arriva ora da alcuni frammenti di vasi scoperti nel Sud Ovest della Libia: “Non abbiamo certezza su che cosa cucinassero in questi contenitori di ceramica – ha spiegato di Lernia – molti indizi puntano però a pensare a che non fossero zuppe o minestroni, ma qualcosa di simile alle polente che si cucinano ancora oggi nel nord Africa e sono usate per accompagnare carne o pesce”. In ogni caso i resti risalgono a oltre 10.000 anni fa e i frammenti di ceramica conservano ancora piccolissime tracce di verdure la cui composizione è stata trasformata dal processo di cottura.