La vita di coppia è comunque rasserenante, almeno per ciò che riguarda la condivisione dello stress emotivo. Pare, infatti, che i benefici mentali dati dalla diminuzione dello stress emotivo, si ottengano anche semplicemente convivendo senza l’obbligo del matrimonio. Questo vale soprattutto per le donne e si verifica anche con le seconde unioni, cioè quando ci si risposa o si va a vivere insieme dopo aver vissuto esperienze simili in precedenza. A dimostrarlo è uno studio dell’Ohio State University, pubblicato sulla rivista Journal of Family Psychology.
Gli studiosi hanno esaminato i dati relativi a 8.700 persone nate tra il 1980 e il 1984, che sono state intervistate ogni anno per 10 anni, tra il 2000 e il 2010. Oltre a indagare lo stato delle loro relazioni è stato esaminato con cinque domande apposite il livello di stress emotivo. Dai risultati è emerso che vi erano delle differenze di genere (gli uomini ad esempio facevano maggiormente fronte allo stress emotivo col matrimonio rispetto alla convivenza), che però venivano ‘annullate’ con le seconde unioni, dove entrambi i sessi traevano indiscussi benefici da matrimonio e convivenza. “Un tempo il matrimonio era visto come l’unico modo per le giovani coppie di ottenere sostegno sociale e compagnia, molto importanti per la salute emotiva. Ora non è più così: stiamo riscontrando che il matrimonio non è necessario per trarre i benefici del vivere insieme, almeno quando si tratta di salute emotiva”, spiega l’autrice dello studio Claire Kamp Dush.