Nei bimbi più rischi di malattia infiammatoria intestinale con troppi antibiotici e dieta alla ‘occidentale’

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Secondo uno studio presentato alla Digestive Disease Week 2023, i bambini e gli adolescenti affrontano un rischio maggiore di malattia infiammatoria intestinale (IBD) se esposti ad antibiotici o a una dieta sbagliata (alla ‘occidentale’) in tenera età, o ancora quando la loro famiglia ha uno status socioeconomico più elevato. “I casi di IBD pediatrici sono in aumento a livello globale e circa 1 caso su 4 viene ora diagnosticato prima dei 21 anni”, ha affermato Nisha Thacker, autrice principale dello studio e dietista gastrointestinale.

La preoccupazione maggiore per l’IBD pediatrica è l’impatto che l’infiammazione ha sulla crescita di un bambino e sulla progressione della pubertà, quindi i genitori dovrebbero essere consapevoli di questa condizione e dei fattori modificabili che la influenzano. Come parte dei suoi studi di dottorato, presso l’Università di Newcastle in Australia, Thacker ha condotto una meta-analisi di 36 studi osservazionali che rappresentano circa 6,4 milioni di bambini. Scoprendo che qualsiasi esposizione agli antibiotici prima dei 5 anni è collegata a un rischio 3 volte maggiore di IBD pediatrica, mentre l’esposizione a quattro o più cicli di antibiotici a un rischio 3,5 volte maggiore.

Lo status socioeconomico inferiore sembra essere un fattore protettivo, associato a un rischio inferiore del 65% di IBD infantile. Anche un maggiore consumo di verdure risulta protettivo, così come avere due o più fratelli e come l’esposizione agli animali domestici durante l’infanzia, indicando che un’igiene eccessiva può ridurre i microbi nell’ambiente e interferire con lo sviluppo di un robusto microbioma, ha affermato Thacker. Si raccomanda dunque di rispettare l’igiene di base, ma di consentire ai bambini di giocare all’aperto e interagire con gli animali domestici in un ambiente sicuro, elementi vantaggiosi per lo sviluppo di un forte sistema immunitario.

Un altro fattore di rischio è l’esposizione precoce al fumo passivo, che ha raddoppiato il rischio di IBD nei bambini. L’esperta consiglia dunque alle famiglie con bambini piccoli di utilizzare una dieta ricca di verdure e cibi integrali minimamente raffinati, usare gli antibiotici con cautela nella prima infanzia, prendere in considerazione l’adozione di un animale domestico, prevenire l’esposizione al fumo passivo ed evitare eccessive preoccupazioni per l’igiene, specialmente nei paesi ad alto reddito.

BDC

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