Secondo i risultati di un esperimento condotto sui topi, pare che nella birra vi sia un ingrediente che potrebbe aiutare a tenere sotto controllo il peso favorendone la perdita e provocando ulteriori vantaggi per il profilo metabolico. Si tratta dello xantumolo, un flavonoide, componente vegetale naturale del luppolo che ha mostrato effetti fino ad ora ignoti e descritti da ricercatori dell’Oregon State University Linus Pauling Institute e pubblicati da un’edizione speciale della rivista Archives of Biochemistry and Biophysics.
Studio sui topi
Lo xantumolo, infatti, testato sui topi, nel suo dosaggio più elevato, si è mostrato efficace nell’offrire un vantaggio nella perdita di peso o comunque nell’aiuto a tenerlo sotto controllo, nella diminuzione di molto del colesterolo ‘cattivo’ (Ldl) e nella riduzione del livello di zuccheri nel sangue, tre fattori chiave della cosiddetta sindrome metabolica che accompagna l’obesità e che può avere molte implicazioni negative sulla salute, portando in particolare allo sviluppo di malattie cardiovascolari e diabete. Tuttavia – avvertono gli studiosi – bere una birra non fa dimagrire. In generale, per trarre dei benefici dallo xantumolo bisognerebbe riuscire in un’impresa a dir poco impossibile e che è naturalmente sconsigliabile tentare anche di provare: berne 3.500 pinte al giorno. Non solo: gli effetti di questo flavonoide sugli uomini devono ancora essere studiati approfonditamente, anche se gli animali a cui è stato dato un dosaggio relativamente alto non hanno mostrato problemi. Se i benefici saranno dimostrati, dosi adeguate di xantumolo si potranno trarre forse più che da una ‘chiara’ media magari da supplementi, integratori da prendere giornalmente.