Oli essenziali per l’industria cosmetica estratti dalle bucce d’arancia

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Alcuni ricercatori dei dipartimenti di Chimica e di Chimica industriale dell’Università di Pisa e dell’istituto Ino Cnr di Pisa hanno messo a punto un innovativo processo estrattivo che permette di ottenere dalle biomasse di scarto prodotti di elevato interesse commerciale. Hanno potuto così dimostrare che dalle bucce d’arancia si possono estrarre oli essenziali da utilizzare nell’industria cosmetica per la preparazione di unguenti e creme, o in profumeria. La ricerca è stata selezionata come articolo di copertina dell’ultimo numero del 2016 della rivista Green Chemistry.

Valorizzazione degli scarti
Lo studio, spiega in una nota l’ateneo, “riguarda in particolare la valorizzazione di biomasse mediante l’azione congiunta di microonde e ultrasuoni: i processi estrattivi dalle bucce di arancia sono stati infatti attivati con microonde emesse da un’antenna a dipolo coassiale posta nella stessa biomassa”. Sono state provate diverse configurazioni, tra cui un’estrazione a microonde senza solvente e un’idrodistillazione che prevedeva l’applicazione simultanea di microonde e ultrasuoni.

Entrambi i metodi hanno dato risultati soddisfacenti in termini di rese e permettono un elevato risparmio energetico rispetto ai metodi di idrodistillazione convenzionali. L’approccio più promettente è quello senza solvente che, sfruttando l’acqua naturalmente presente nella buccia di arancia, permette anche un risparmio idrico rispetto ai metodi convenzionali. Nel complesso la ricerca offre nuovi spunti per la valorizzazione di rifiuti alimentari mediante processi molto vantaggiosi dal punto di vista tecnologico, energetico ed economico.

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