(Reuters Health) – Guardare personaggi dei film che usano pistole non necessariamente aumenta la probabilità che i bambini siano attratti dalle armi; tuttavia quelli che le scelgono per giocare sono più propensi a sparare. Psicologi ricercatori della Ohio State University di Columbus, guidati da Brad Bushman, hanno fatto vedere ai bambini un filmato di 20 minuti con scene estratte da The Rocketeer o National Treasure, film per i quali è consigliata la visione in presenza di un adulto. I partecipanti sono stati assegnati a caso a vedere una versione inedita della clip o una versione in cui le scene che mostravano pistole erano state modificate, ma l’azione e la trama non erano state alterate. Dopo la visione del film, i bambini sono stati portati in una stanza con un armadio pieno di giochi e sono stati invitati a giocare con tutto ciò che volevano. Un cassetto dell’armadio conteneva una vera pistola calibro 0,38, modificata per non poter sparare, ma con il percussore e il grilletto ancora funzionanti.
I risultati
Secondo i ricercatori, durante i 20 minuti di gioco nella stanza, le scene viste dai bambini non sembravano essere legate alla scoperta o all’uso della pistola, “Non è chiaro perché i film non sembravano influenzare la raccolta o meno della pistola per giocarci – dice Brad Bushman, – Ma i bambini che hanno preso in mano la pistola l’hanno tenuta più a lungo e hanno premuto più volte il grilletto. Già precedenti ricerche hanno evidenziato come i bimbi che vedono fumare i personaggi dei film abbiano maggiori probabilità di farlo nella vita reale”. L’esperimento ha coinvolto 104 bambini tra gli otto e i 12 anni che erano parenti o amici. Hanno visto le scene dei film in coppia e poi si sono recati insieme nella stanza dei giochi. Nel complesso, 43 bimbi, circa l’83%, hanno scoperto la pistola nel cassetto dell’armadio. Solo 14 coppie hanno dato la pistola a un assistente della ricerca o lo hanno informato appena l’hanno trovata. In 22 coppie, uno o entrambi i bambini hanno maneggiato l’arma.
Fonte: JAMA Pediatrics 2017
Lisa Rapaport
(Versione Italiana Quotidiano Sanità/ Nutri&Previeni)