Potenziale utilizzo della buccia di pomodoro nel trattamento del cancro

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I pomodori sono rinomati per il loro alto valore nutrizionale. Tuttavia, la lavorazione industriale del frutto genera una notevole quantità di scarti e il 10-18% della materia prima viene trasformata in rifiuti che, se non gestiti adeguatamente, possono influire negativamente sugli ecosistemi. Secondo il World Tomato Processing Council, oltre 130 milioni di tonnellate di pomodori vengono trasformate ogni anno generando circa 8 milioni di tonnellate di scarti, corrispondenti al 6,15% dei pomodori lavorati. Questi residui includono una parte sostanziale della produzione che non soddisfa gli standard di qualità per colore, maturazione e sanità. La loro gestione e lo smaltimento rappresentano rischi ambientali significativi a causa dei loro composti organici instabili e dell’alta attività enzimatica. È quindi imperativo trattare questi rifiuti per evitare rischi per la salute umana e l’ambiente.

La buccia di pomodoro contiene licopene, un potente antiossidante e anti mutageno che ha numerosi benefici per la salute e che rappresenta quindi un ingrediente prezioso per le industrie alimentari e cosmetiche. Studi recenti hanno esplorato il potenziale del licopene come terapia di vari tipi di cancro. Un gruppo di ricercatori ha svolto una revisione sistematica, guidata dalla metodologia PRISMA 2020, con l’obiettivo di esaminare gli studi che hanno valutato la possibilità di utilizzare la buccia di pomodoro come fonte di licopene e carotenoidi per il trattamento delle neoplasie. I risultati suggeriscono che gli estratti dalla buccia di pomodoro mostrano promettenti proprietà antitumorali ed evidenziano la necessità di ulteriori ricerche sulle possibili future applicazioni terapeutiche. Appare in effetti lampante il significativo impatto dell’uso della buccia di pomodoro per creare nuove cure che potrebbero rivoluzionare il campo dell’oncologia.

Gli esperti ritengono che il consumo regolare di pomodori, naturalmente ricchi di carotenoidi, sia in grado di fornire una protezione importante contro vari disturbi, inclusa la prevenzione delle carenze di vitamina A e la riduzione del rischio di malattie croniche. I pomodori sono anche ricchi di luteina e zeaxantina, antiossidanti vitali per mantenere una buona salute visiva e rallentare il deterioramento degli occhi causato dallo stress ossidativo. Inoltre, studi specifici hanno evidenziato il ruolo del licopene nella riduzione della proliferazione delle cellule tumorali in vari tipi di cancro. Ad esempio, sono stati rilevati effetti significativi nella soppressione delle cellule cancerogene nello stomaco e nella riduzione del rischio di cancro ovarico. Il licopene, infatti, grazie alle sue proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, regola le vie di segnalazione nelle cellule ovariche e protegge contro il cancro gastrico  indipendentemente dalla presenza di Helicobacter pylori. Si può anche ipotizzare che il licopene possa essere utilizzato come complemento terapeutico nei pazienti con cancro alla prostata per migliorare l’apoptosi e prevenire la progressione delle cellule cancerogene.

Gli Autori concludono che la ricerca sul licopene e sulla buccia di pomodoro mostra un grande potenziale nel campo della terapia antitumorale anche se è essenziale proseguire con ulteriori studi per esplorare appieno le possibili applicazioni terapeutiche e migliorare l’efficacia dei trattamenti già esistenti.

Molecules. 2024 Jun doi: 10.3390/molecules29133079

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