Le punture di api, vespe e calabroni sono le più frequenti cause di reazioni allergiche. Conoscere la differenza tra una normale reazione ad una puntura e una vera e propria reazione allergica può salvare la vita. Parte da questi principi la prima campagna di informazione sull’allergia al veleno di imenotteri (Api, Vespe, calabroni) “Punto nel Vivo”, con l’obiettivo di far conoscere al pubblico l’esistenza, le caratteristiche e le terapie delle reazioni allergiche da punture di imenotteri. Patrocinata da Federasma e allergie Onlus, con materiale informativo nei pronto soccorso e assistenza specializzata presso il Complesso Integrato Columbus e il Servizio di Allergologia del Policlinico Gemelli di Roma.
“Sono oltre 5 milioni gli italiani che ogni anno vengono punti – dichiara Antonino Romano, Direttore dell’Unità di Allergologia del Complesso Integrato Columbus di Roma – ma si stima che l’allergia al veleno di Imenotteri può provocare reazioni localizzate (dal 2,4% al 26%) o gravi reazioni sistemiche (dall’1% all’8,9%) di tipo respiratorio e cardiocircolatorio che si possono complicare fino alla morte: circa 10-20 casi all’anno accertati in Italia. Questa allergia è poco conosciuta dalla popolazione e, in particolar modo, non si conoscono le differenze fra una reazione normale e una reazione allergica, potenzialmente pericolosa”. L’iniziativa “Punto nel Vivo” è promossa dai 25 esperti che fanno riferimento ai principali Centri Allergologici Specializzati nella diagnosi e terapia dell’allergia al veleno di imenotteri, patrocinata da FederAsma e Allergie Onlus – Federazione Italiana Pazienti (www.federasmaeallergie.org) e realizzata con il contributo incondizionato di ALK-Abello’ (www.alk-abello.it).