I ragazzi di oggi vivono la loro età più difficile con difficoltà e in solitudine. Genitori sempre più anziani, internet come maestro-padre anche nella sfera sessuale, sempre più solo e meno preparato ad affrontare con serenità la propria crescita. E’ la fotografia del “giovane maschio italiano” presentata ieri da Carlo Foresta come risultato di oltre dieci anni di lavoro del Progetto Andrologico Permanente, sviluppato dalla Fondazione Foresta Onlus.
Nei dati confrontabili del periodo 2005-2017 si registra così che i giovani maschi italiani sono divenuti sensibilmente più alti (da 1,76cm a 1,78cm), un poco più grassi (da 69 kg a 71 kg), sempre più interessati all’attività sportiva, facendo anche un uso sempre maggiore di integratori, spesso ordinati su siti web.
Si è abbassata l’età della prima sigaretta (da 15,7 anni a 13,2 anni) ed è sempre più diffuso l’uso, non importa se abituale, della marjiuana (chi l’aveva provata era il 49,5% della popolazione giovane nel 2005, oggi è il 76%); si è anche abbassata la percentuale giovanile che dichiara di fare uso di ecstasy, eroina e cocaina.
”Si tratta di dati raccolti nella popolazione studentesca maschile dall’anno scolastico 2005-2006 fino al 2016-2017 – ha dichiarato Carlo Foresta, endocrinologo dell’Università di Padova – abbiamo in pratica raccolto in questo periodo questionari anonimi tra oltre diecimila studenti dell’ultimo anno delle superiori, dati che ci permettono oggi di fotografare con una certa precisione i comportamenti, le abitudini e le problematiche del ‘giovane maschio italiano’.