Stanchezza, spossatezza, irritabilità, ansia e disturbi legati al sonno. E’ la sindrome da cambio di stagione, un fenomeno che colpisce circa 35 milioni di italiani di età compresa tra i 18 e i 70 anni. E se il 32% dichiara di risentirne sempre o quasi, la percentuale sale al 90% per le donne tra i 35 e i 54 anni. A riportarlo è l’indagine “Cambio di stagione e colazione” realizzata dall’Osservatorio Doxa-Aidepi ‘Io comincio bene’, campagna dell’Associazione delle industrie del dolce e della pasta italiane che promuove da anni il valore della prima colazione, tra le armi per combattere i tipici malesseri di stagione.
Secondo la ricerca il 64% degli italiani avverte un maggiore senso di stanchezza e spossatezza (52%), il 38% ha disturbi legati al sonno; gli under 24) tendono a soffrire di più di irritabilità (40%) e malumore (37%) rispetto al resto del campione. E se l’ansia è il sentimento più frequente per il 21% del campione, la percentuale sale al 25% per le donne, soprattutto tra i 25 e i 34 anni (29%).
Tanti disturbi contro i quali il 43% degli intervistati cerca di trascorrere più tempo all’aria aperta ma anche all’alimentazione, 1 su 3 e, in particolare, alla prima colazione; si scopre così che il 35% tende a dedicare maggiore cura a questo pasto e che il 94% ne trae una maggiore energia per il resto della giornata. Una doppia strategia approvata dal nutrizionista e medico dello sport, Michelangelo Giampietro, secondo il quale la prima colazione deve essere prevalentemente a base di carboidrati, anche se il 37% degli italiani non ne è consapevole e il 57% ritiene, a torto, che siano da prediligere le proteine. Via libera dunque pane, biscotti, merendine e dolci fatti in casa e poi latte o yogurt o altre bevande, come tè, infusi o centrifughe e frutta di stagione.