Le donne che soffrono della sindrome dell’ovaio policistico potrebbero avere maggiori probabilità di andare incontro a problemi di memoria e di declino cognitivo nella mezza età. A ipotizzarlo è il lavoro di un gruppo di ricercatori dell’Università della California di San Francisco, guidati da da Heather Huddleston
La sindrome dell’ovaio policistico è un disturbo ormonale caratterizzato da mestruazioni irregolari e da sintomi come crescita eccessiva dei peli, acne, infertilità e peggioramento della salute metabolica.
Per lo studio, il team ha coinvolto 907 partecipanti tra i 18 e i 30 anni, di cui 66 con la sindrome dell’ovaio policistico. Queste donne sono state seguite per 30 anni, al termine dei quali sono state sottoposte a esami di imaging per misurare la memoria, le capacità verbali, la velocità di elaborazione del pensiero e l’attenzione.
Coloro che soffrivano della sindrome dell’ovaio policistico raggiungevano punteggi più bassi in tre dei cinque test in ambito cognitivo, specialmente nelle aree di memoria, attenzione e capacità verbali.
A 25 e 30 anni dall’inizio dello studio un campione più piccolo – 291 partecipanti, di cui 25 con la sindrome dell’ovaio policistico – è stato sottoposto a esami di imaging cerebrale. I ricercatori hanno evidenziato che le donne con sindrome dell’ovaio policistico mostravano una ridotta integrità della sostanza bianca, segnale di un precoce e probabile invecchiamento cerebrale.
Fonte: Neurology 2024