Le aziende alimentari sponsor nello sport giovanile potrebbero influenzare i piccoli sportivi nella scelta dei cibi ed è quindi importante che veicolino messaggi corretti nelle loro pubblicità. E’ quanto emerge da una ricerca presentata al Congresso Europeo sull’obesità a Venezia. “Molti bambini hanno una dieta povera – afferma l’autrice principale Elise Pauzè, dell’Università di Ottawa, in Canada. Non mangiano abbastanza frutta e verdura e più della metà delle loro calorie viene da cibi ultraprocessati ricchi di zuccheri, sale e grassi saturi. Sebbene ci siano molti fattori che influenzano la dieta dei bambini, l’esposizione alla pubblicità di cibi non sani è stata identificata come un driver particolarmente forte delle preferenze alimentari e del consumo di cibi non sani da parte dei bambini”.
Gli esperti hanno coinvolto 1.020 bambini dai 10 ai 17 anni. Coloro che hanno riferito di giocare in una squadra al di fuori della scuola nell’ultimo anno (439/1.020) hanno riferito se erano stati esposti a diversi tipi di pubblicità di cibi correlati alla sponsorizzazione nel contesto dello sport: premi con il marchio dell’azienda; uniformi, attrezzature o altri articoli forniti dalle loro squadre; cibo gratuito; buoni/regali. La maggior parte (71%) ha riferito di essere stato esposto ad almeno un tipo di pubblicità alimentare durante lo sport. Circa la metà dei 439 bambini ha riferito di essere stato esposto a uniformi/attrezzature con il marchio (56%), un terzo ha riferito di essere stato esposto a premi con il marchio (35%) e all’omaggio di cibo (30%) e buoni/regali (26%).
Dall’analisi è emersa la mancanza di consapevolezza da parte dei bambini sul fatto che le aziende alimentari sponsorizzano lo sport giovanile per incoraggiare gli acquisti. Inoltre, il 58% dei bambini ha riferito di voler acquistare un prodotto da un’azienda alimentare sponsor della loro squadra. “Abbiamo scoperto che i bambini che hanno visto la pubblicità di cibi degli sponsor valutano favorevolmente le aziende che sponsorizzano lo sport giovanile – afferma Pauzè. Esprimono il desiderio di acquistare prodotti di queste aziende. Questo è preoccupante poiché gli sponsor in Canada e in altri Paesi sono spesso associate a cibi non sani (ad es. fast-food) – aggiunge. Ed è ampiamente dimostrato che la pubblicità influisce sulle preferenze alimentari e sull’assunzione di cibi dei bambini”, conclude.