Con stimolazioni elettriche sul cervello, una sorta di “doping cerebrale”, si possono migliorare le performance atletiche. E’ il risultato di un test condotto dalla Sci e Snowboard Association degli Stati Uniti (USSA) che mostra come tali tecnologie potrebbero permettere di ottenere un vantaggio competitivo sugli avversari.
Studio preliminare
In uno studio preliminare, si legge sul sito della rivista Nature, la società sportiva ha testato su 7 atleti specializzati in salto con gli sci, un dispositivo che fornisce energia elettrica alla corteccia motoria, zona del cervello che controlla le abilità fisiche. Quattro volte a settimana, per due settimane, gli sciatori hanno saltato su una piattaforma. Nel corso di questo periodo, quattro di loro hanno ricevuto una stimolazione a corrente transcranica e altri tre una procedura simulata. Si è visto che la stimolazione migliorava la forza nel salto del 70% e il loro coordinamento dell’80% rispetto al gruppo di controllo.
Altro studio
Un altro studio, presentato a marzo al Biomedical Basis of Elite Performance meeting a Nottingham, suggerisce che il ‘doping cerebrale’ riduce la percezione della fatica. Un team della University of Kent lo ha testato su 12 volontari fatti pedalare al massimo della loro resistenza. Chi era stato stimolato pedalava in media due minuti più a lungo e si sentiva meno stanco, anche senza differenze nella frequenza cardiaca con il gruppo di controllo. Per i ricercatori, questo suggerisce che il cervello, in caso di grande sforzo, rallenta i muscoli come ‘forma di difesa’ dalla fatica.