Secondo un’indagine Doxa/Unaitalia sui comportamenti dei 5 milioni di mamme intervistate con figli di età tra 1 e 14 anni realizzata nell’ambito di una campagna informativa sulle carni bianche, ben 4 mamme su 10 sono insicure, con il 90% che si occupa in prima persona dei pasti.
Risponde l’esperto
Chi ha bambini piccoli, in particolare, dichiara di non sapere a chi chiedere (31%) e il 65% teme che non seguano una dieta equilibrata e completa di tutti i nutrienti. A questi interrogativi risponde il pediatra Giuseppe Morino, responsabile di Educazione alimentare all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. No allo svezzamento ‘fai da tè’, si alla carne e ad un approccio multisensoriale con il cibo per i piccoli ecco le regole base, secondo Morino.
La prima regola è affidarsi ad un esperto per le prime pappe. E’ bene sapere che la carne gioca un ruolo importante nella crescita e serve a colmare un deficit di proteine e ferro del latte materno, dopo il sesto mese di vita. Il pollo, in particolare, servito dall’84% delle mamme almeno una volta a settimana, è un’ottima fonte di proteine, con pochi grassi e di buona qualità con un’elevata digeribilità e un ragionevole apporto calorico, da consumare fin dalle prime pappe.
Gli errori da evitare
Occhio, secondo l’esperto, agli errori più comuni, dall’aggiungere sale e zucchero ai cibi, come anche eccedere con le proteine o trascurare la quota necessaria di grassi (sì ad un cucchiaio di olio di oliva fin dalle prime pappe). E quando si parla di nutrizione e corretta alimentazione sono inutili le forzature.
”E’ incoraggiando il bambino a sperimentare, toccare, annusare che si forma un rapporto positivo con il cibo – conclude l’esperto – fondamentale in questo è il buon esempio dei genitori e un approccio multisensoriale”.