Quanto è importante usare aghi sterili? Possono esserci reazioni all’inchiostro? E se si fanno a casa? Quali sono i rischi per la pelle? Sono tanti i possibili rischi da prendere in considerazione se si pensa di farsi fare un tatuaggio. Le risposte arrivano dalla Food and drug administration (Fda) che, sul suo sito, li ha enumerati e analizzati, dando consigli precisi.
Il primo suggerimento è di preoccuparsi sia dell’inchiostro che dell’uso di aghi non sterili: entrambi possono essere contaminati da batteri e muffe (presi al momento della produzione o nello studio del tatuatore), veicolo di infezioni. Uno dei modi più frequenti è quello di diluire l’inchiostro con acqua non sterile. Inoltre non c’è mai la garanzia, precisa l’Fda, che l’inchiostro sia sicuro al 100%, nemmeno se è sigillato o l’etichetta dice che è sterile: la contaminazione può avvenire infatti in qualsiasi momento della produzione. Le analisi sugli inchiostri inoltre hanno rilevato la presenza di pigmenti usati nei toner delle stampanti, vernici di auto, metalli pesanti e sostanze potenzialmente tossiche per il corpo.
I kit venduti online per il tatuaggio fai da te possono causare infezioni o reazioni allergiche, come eruzioni cutanee, rossore e rigonfiamenti. Nel caso di infezioni gravi, servono mesi di terapia con molti antibiotici. Se compaiono questi sintomi, consiglia l’Fda, è possibile che si abbia bisogno di antibiotici, ricovero in ospedale e chirurgia. La reazione allergica può essere invece scatenata da uno dei pigmenti o diluenti o ad un contaminante. E poiché l’inchiostro è permanente, la reazione può durare. Cosa fare in questi casi? Contattare il proprio medico, e poi renderlo noto al tatuatore, che può identificare l’inchiostro usato e dare informazioni sulla marca, il lotto e il colore. Sugli effetti a lungo termine dei pigmenti ed eventuali contaminanti nell’inchiostro non si hanno informazioni certe. Per quanto riguarda la rimozione del tatuaggio con il laser non si conoscono le conseguenze nel breve e lungo periodo, ma possono esserci delle cicatrici permanenti.