Bere alcol in quantità elevate aumenta di 1,7 volte il rischio di avere un ictus emorragico. Una nuova ricerca infatti mette in guardia contro il ‘binge drinking’ o eccesso di alcol, stagionale.
Per esaminare l’associazione tra consumo di alcol e diversi tipi di ictus, i ricercatori del Karolinska Institute svedese e dell’Università di Cambridge, nel Regno Unito, hanno realizzato una revisione sistematica della letteratura scientifica esistente, prendendo in considerazione 25 studi prospettici. Sono stati analizzati un totale di 18.289 casi di ictus ischemici, causati da un coagulo di sangue che blocca il flusso dal raggiungere il cervello; 2.299 casi di emorragia intracerebrale, ovvero un sanguinamento dovuto alla rottura di un vaso sanguigno nel cervello; 1.164 casi di emorragia sub aracnoidea, cioè localizzata a livello delle meningi e responsabile di una percentuale maggiore di morte.
Il consumo di bevande alcoliche è stato valutato utilizzando questionari o colloqui e diviso in quattro livelli: bere leggero (una bevanda al giorno o meno), moderato (fino a 2 bicchieri al giorno), sostenuto (da 2 a 4 bicchieri al giorno) e pesante (più di 4). Dai risultati, apparsi sulla rivista open-access BMC Medicine, è emerso che il consumo basso e moderato sembrava ridurre il rischio di ictus ischemico, ma non ha avuto alcun impatto sul rischio di sviluppare ictus emorragico. In compenso i bevitori pesanti avevano 1,6 volte in più la probabilità di soffrire di emorragia intracerebrale e 1,8 volte in più probabilità di emorragia sub aracnoidea.