L’assunzione di flavonoidi, acidi idrossibenzoici e flavonoli è associato a una minore prevalenza di ipertensione, secondo uno studio pubblicato sul Journal of the American College of Nutrition.
“Alcuni studi epidemiologici hanno mostrato associazioni tra consumo di polifenoli e riduzione del rischio di malattie cardiovascolari. Noi abbiamo voluto approfondire la questione e abbiamo cercato di valutare l’associazione tra l’assunzione di polifenoli e la prevalenza dell’ipertensione” spiega Hillary Nascimento Coletro, della Universidade Federal de Ouro Preto, in Brasile, autrice principale del lavoro.
I ricercatori hanno utilizzato i dati del progetto Cohort of Universities of Minas Gerais (CUME). Le persone arruolate allo studio hanno completato un questionario online sulla frequenza del cibo e l’assunzione di polifenoli è stata valutata utilizzando il database e gli articoli di Phenol-Explorer. L’ipertensione è stata determinata tramite una diagnosi medica, considerando valida una pressione sanguigna di almeno 130 mmHg/80 mmHg o il fatto di utilizzare farmaci antipertensivi. Gli esperti hanno utilizzato modelli di regressione logistica aggiustati per stimare gli odds ratio (OR) e gli intervalli di confidenza al 95% (95% CI) per la prevalenza dell’ipertensione.
Ebbene, la prevalenza dell’ipertensione è stata pari al 39,57% e l’assunzione media di polifenoli totali è stata di 860,79 mg/giorno. Assumere una quantità maggiore (quinto quintile) di flavonoidi (media: 368,46 mg/giorno), acidi idrossibenzoici (media: 379,38 mg/giorno) e flavonoli (media: 44,13 mg/giorno) è stato inversamente associato alla prevalenza dell’ipertensione, rispetto ad assumerne di meno (primo quintile).
J Am Coll Nutr. 2021 Oct 14;1-12. doi: 10.1080/07315724.2021.1977735. Online ahead of print