“Il nostro successo o fallimento nel rispondere alla crisi climatica sarà valutato su due numeri: mantenere il limite di 1,5 gradi e proteggere il miliardo di bambini messi a rischio da questa crisi. La crisi climatica non sta solo cambiando il pianeta, sta cambiando i bambini. I loro corpi e le loro menti sono particolarmente vulnerabili agli impatti del cambiamento climatico; i bambini sono colpiti in modo sproporzionato da questa crisi che non hanno creato. Oggi, a 30 anni dalla firma della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, i bisogni dei bambini, i loro diritti e le prospettive sono quasi interamente assenti dalle politiche, le azioni e gli investimenti sul clima a tutti i livelli. La COP28 può porre rimedio a questa situazione. I leader devono mettere i bambini al centro dei risultati della COP28, dando alle loro vulnerabilità, ai loro bisogni e ai loro diritti la rilevanza che meritano”. Lo ha dichiarato la vicedirettrice generale dell’UNICEF, Kitty van der Heijden.
Le Parti aderenti all’Accordo di Parigi hanno convenuto che nell’intraprendere azioni per il clima, gli Stati devono rispettare, promuovere e considerare i diritti dei bambini e l’equità intergenerazionale. Il Commento Generale 26 del Comitato ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza indica chiaramente che gli Stati devono agire per garantire il diritto dei bambini a un pianeta pulito, sano e sostenibile. Ciononostante, questo accordo non si è ancora tradotto in iniziative o investimenti significativi in politiche climatiche orientate ai bambini. Ad esempio:
A livello globale, meno della metà dei Contributi determinati a livello nazionale (National Determined Contributions – NDC) sono attenti alle esigenze dei bambini e solo il 23% ha indicato che il processo NDC è stato partecipativo e ha coinvolto i giovani. Ancora meno, il 2%, ha indicato che il processo ha coinvolto i bambini.
Solo il 2,4% dei finanziamenti per il clima provenienti dai principali fondi multilaterali per il clima può essere classificato come “child-responsive” e su 591 progetti approvati in un periodo di 17 anni, dal 2006 al 2023, solo un progetto si è concentrato sull’istruzione come obiettivo principale.
La parola “bambini” compare solo due volte nel Rapporto di sintesi 2023 del Sesto Rapporto di Valutazione dell’IPCC, redatto dal Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico. Il rapporto di sintesi delle Nazioni Unite sul dialogo tecnico del primo Global Stocktake, pubblicato nel settembre 2023, non fa alcun riferimento ai “bambini” e fa riferimento ai “giovani” solo quattro volte.
L’UNICEF chiede ai leader di:
Inserire i bambini nella Cover Decision della COP28 e convocare un dialogo tra esperti su bambini e cambiamenti climatici.
L’inclusione nella Cover Decision risulterà in un processo essenziale per l’integrazione dei diritti dell’infanzia, mentre il processo di dialogo tra esperti garantirà una comprensione diffusa degli impatti sproporzionati sui bambini e delle opzioni di azione delle Parti.
Inserire l’equità tra bambini e generazioni nel Global Stocktake (GST).
Il Global Stocktake sarà alla base del prossimo ciclo di presentazione dei Contributi determinati a livello nazionale (NDC) e l’inclusione di una forte attenzione ai bambini costituirà un precedente per una maggiore inclusione e attenzione anche in tutti i futuri NDC.
Includere i bambini e i servizi essenziali resilienti al clima nella decisione finale sull’Obiettivo Globale per l’Adattamento (GGA).
Garantire che il testo della decisione sul GGA includa raccomandazioni chiave per i bambini rafforzerà per anni la realizzazione dell’adattamento dei servizi essenziali per i bambini in ogni Paese.
Garantire che il Fondo per le perdite e i danni e le modalità di finanziamento rispondano alle esigenze dei bambini e che i diritti dell’infanzia siano integrati nella governance e nel processo decisionale del Fondo.
Le perdite e i danni causati dalla crisi climatica rappresentano una grave ingiustizia intergenerazionale e l’inserimento dei diritti dell’infanzia nella governance e nel processo decisionale del Fondo garantirà che i bambini siano presi in considerazione e ricevano una risposta.
Alla COP28 l’UNICEF lavorerà con più di 100 bambini e giovani attivisti per il clima, anche dai Paesi più colpiti dalla crisi climatica. I temi su cui l’UNICEF punta i riflettori sono:
Salute dei bambini: l’UNICEF ha lanciato il rapporto Climate Changed Child, che descrive in dettaglio come la salute dei bambini sia influenzata dai cambiamenti climatici e contiene nuovi dati su come e dove i bambini sono esposti a minacce legate all’acqua che mettono a rischio la loro salute e il loro benessere. Il rapporto ha rilevato che 739 milioni di bambini sono esposti a una scarsità d’acqua elevata o estremamente elevata nel 2022.
Partecipazione dei giovani: il 6 dicembre si terrà una conferenza stampa sui bambini in cui la Goodwill Ambassador dell’UNICEF Vanessa Nakate presenterà quattro bambini attivisti per il clima provenienti da tutto il mondo. I bambini prenderanno la parola nella sala della conferenza stampa ufficiale per parlare delle loro esperienze alla COP28 e dei loro appelli all’azione per i leader mondiali. Per la prima volta in una COP, subito prima di entrare nel vivo delle discussioni, i negoziatori dei Paesi ascolteranno i bambini di 13 Paesi attraverso video preregistrati che descrivono le loro esperienze con il cambiamento climatico.
Competenze verdi e imprenditorialità: Lancio di Green Rising, un’iniziativa condotta dall’UNICEF, da Generation Unlimited e dai partner per sostenere l’azione di base per il clima portata avanti dai bambini e dai giovani attraverso il volontariato, le competenze verdi, l’occupazione, l’imprenditorialità e l’advocacy. Il lancio di Green Rising riunirà i leader della rete di partner pubblici, privati e giovani dell’UNICEF Generation Unlimited, compresi i Capi di Stato e i Giovani Campioni per il Clima della COP28. Verranno condivisi gli impegni per far avanzare l’azione per il clima guidata dai bambini e dai giovani in tutto il mondo e verrà lanciato un appello affinché altri leader si uniscano al sostegno.
Innovation30 – Young Climate Innovators Shaping the Future. L’iniziativa dell’UNICEF e dei partner presenterà innovazioni climatiche scientificamente verificate e pronte per gli investitori, create da 24 giovani innovatori del clima (sotto i 30 anni) provenienti da 19 Paesi. Le soluzioni comprendono la riduzione dell’inquinamento atmosferico, le fonti di energia rinnovabile, i sistemi di gestione dei rifiuti, cibo e acqua resilienti al clima, la conservazione dell’acqua e la preparazione ai disastri. Saranno presentate in una mostra olografica interattiva che offre una visualizzazione 3D degli innovatori che propongono le loro soluzioni in una serie di ologrammi della durata di un minuto.
Diritti dei bambini: Evento “Dai più vulnerabili ai più preziosi: porre i diritti dell’infanzia al centro dell’azione per il clima”. La Presidenza degli Emirati Arabi Uniti della COP28 e l’UNICEF (Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia), in collaborazione con il Comitato delle Nazioni Unite per i Diritti dell’Infanzia, ospiteranno un dialogo intergenerazionale tra esperti in occasione della Giornata dei Giovani, dei Bambini, dell’Istruzione e delle Competenze della COP28.