Un piccolo studio pubblicato dalla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS), suggerisce che alcune vitamine del gruppo B potrebbero proteggere dall’impatto delle polveri ultrasottili sulla salute. Questo effetto sembra dovuto ad una riduzione dei danni epigenetici, cioè su ‘accensione’ o ‘spegnimento’ di alcuni geni.
Lo studio
Le polveri ultrasottili sono in grado di penetrare profondamente nel sistema respiratorio, provocando infiammazione e stress alle cellule, e il sospetto degli scienziati è che siano in grado di agire a livello epigenetico. Per verificare se è possibile mitigare il danno al Dna dovuto alle PM2,5 i ricercatori della Harvard School of Public Health hanno esposto dieci volontari tra 19 e 49 anni di età ad un’aria fortemente inquinata da polveri ultrasottili facendo prendere loro un supplemento con 2,5 milligrammi di acido folico (vitamina B9), 50 milligrammi di vitamina B6 e un milligrammo di vitamina B12.
Un mese di supplemento, scrivono gli autori, ha ridotto l’effetto su dieci geni presi in esame tra il 28 e il 76%, con un impatto simile anche sul Dna dei mitocondri, le ‘centrali energetiche’ della cellula. “Lo studio è ancora preliminare – scrivono gli autori – e serve una ricerca in posti fortemente inquinati per verificare se l’effetto protettivo persiste anche su persone che hanno un’esposizione cronica. Ma è possibile che il supplemento possa mitigare gli effetti dell’inquinamento”.